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al testo di Rossella Cerniglia
Vengo nel luogo...
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Vengo nel luogo...
Come si va a visitare
i morti vengo nel luogo
del nostro appuntamento.
Nella piazzuola triste
è ferma l'ora
umido è il viale
e come a mendicante
mi porge il giorno
elemosine di luce.
Rimango a contemplare
il tuo ricordo, qui,
nella breve sosta
mattutina, e la vita
la vedo come l'acqua
che passa sotto i ponti
e mi trascina.
Da "l'inarrivabile meta"
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Guglielmo Peralta
- 19/11/2013 21:49:00
[ leggi altri commenti di Guglielmo Peralta » ]
Un pensiero negativo, di morte, pervade questi versi, dove anche le cose, personificate, partecipano al dolore, al lutto dellanima desiderosa di luce, anche se finisce per abbandonarsi al proprio vorticoso destino.
Drammaticità...non solo poetica! Lottare è un imperativo categorico, cara Rossella.
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Franca Alaimo
- 19/11/2013 17:26:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
La similitudine che chiude questo testo poetico della Cerniglia ( ...e la vita/ la vedo come lacqua/ che passa sotto i ponti/ e mi trascina) ne spiega la qualità lessicale: lautrice, infatti, semina in ogni verso parole risuonanti di tristezza e di morte. In questo modo il soggetto del testo ( che è un amore finito e malinconicamente rievocato, ma anche qualcosa di più, poiché esso si fa emblema dellesistere stesso) e la sua veste formale coincidono perfettamente. E una cosa rara e non semplice, che sanno fare solo i veri poeti.
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